I botta e risposta più interessanti sono, però, con Bush e Fiorina. Bush prova a incidere e ad alzare i toni del dibattito ma non entra nel vivo del confronto. E quando cerca di incalzare Trump lo deride: «Guarda quanta energia stasera, mi piace….». Da Bush nessuna risposta e neanche sull’immigrazione lo scambio si scalda particolarmente, pur spiegando il suo piano per gestirla. Ma poi si accende quando si parla della presidenza di George W.: «C’è solo una cosa che si può dire su su mio fratello: ci ha mantenuto sicuri», ha ribattuto con fermezza Bush, in risposta a Trump che accusava l’ex presidente di avere di fatto consegnato il Paese a Barack Obama. Bush ha, poi, affermato l’intenzione di nominare alla Corte Suprema solo giudici conservatori.
Chi pare emergere particolarmente è, invece, Fiorina, la sorpresa della serata secondo tanti osservatori, secondo cui il confronto diventa un vero e proprio palcoscenico per la ex numero un di Hp , in grado di fronteggiare anche Donald Trump. «Ci si aspettava uno scontro Trump-Bush, ma è Fiorina che ha riscaldato la serata, commenta Politico. Anche per il Washington Post «la scena è stata dominata in gran parte non da Trump ma da un altro outsider, Fiorina, che – si sottolinea – ha ricevuto fragorosi applausi per i suoi attacchi a Trump costringendolo più di una volta sulla difensiva, più di ogni altro candidato presente». L’ex Ceo di HP ha, per esempio, risposto in modo seccato all’intervistatore che le chiedeva un commento alle critiche di Trump (aveva criticato il suo look). “Tutte le donne hanno sentito chiaramente cosa ha detto”, la sua battuta mentre lui ha proseguito in un secondo momento, esprimendo un giudizio molto negativo sulla sua performance al vertice di HP, definita “un disastro”.
Sono rimasti nell’ombra, invece, gli altri candidati, alcuni letteralmente scomparsi. Come Marco Rubio, che non incide neanche su un tema a lui molto caro, l’immigrazione, e si è detto fiero della sua preparazione in politica estera, criticando l’accordo con l’Iran sul nucleare, cosa che è stata fatta da quasi tutti i presenti con decisione. Si rivela deludente anche Ben Carson, l’altro non-politico recente exploit nei sondaggi che, tolto un paio di “high-five” con Trump, non ha fatto vedere particolari prodezze, sottolineando la sua antipatia per i politici tradizionali, accusati di opportunismo.