Il Giubileo di Papa Francesco

Da circa dieci giorni è iniziato il Giubileo della Misericordia, fortemente voluto da Papa Francesco. Questo evento sta destando molto interesse e non solo tra i credenti. Leggo in giro molte domande sul significato del Giubileo; non sono certamente un tuttologo, ma ho provato ad informarmi.

La parola “giubileo” deriva da jubilum (gioia), che a sua volta deriva da tre parole ebraiche: jobel (corno di montone – ariete), jobil (richiamo) e jobal (remissione). Perciò, le sue origini risalgono all’Antico Testamento. Nel capitolo XXV del Levitico, infatti, si invita il popolo ebraico a far risuonare ogni quarantanove anni il corno (jobel), per richiamare (jobil) tutta la gente del Paese per dichiarare santo il cinquantesimo anno e per proclamare la remissione (jobal) di tutti gli abitanti. Il giubileo, cioè, portava con sé la liberazione generale dalle condizioni di miseria, emarginazione e sofferenza. Questo comportava che, nell’anno giubilare, fra l’altro non si lavorasse nei campi e gli schiavi per debiti fossero liberati e le terre acquistate dopo l’ultimo giubileo tornassero al vecchio proprietario.

La tradizione dell’Anno Santo nella Chiesa Cattolica ebbe inizio nel 1300 con Papa Bonifacio VIII che stabilì dovesse essere indetto ogni secolo. In seguito, nel1350 Papa Clemente VI, decise di accorciare la cadenza a 50 anni; poi l’intervallo fu abbassato a 33 anni (durata della vita terrena di Gesù) da Urbano VI.
La Chiesa Cattolica ha attribuito al giubileo un significato più spirituale, rispetto all’Antico Testamento. Nella prospettiva di rinnovare il rapporto con Dio e il prossimo, esso consiste in un perdono generale, un’indulgenza aperta a tutti coloro che lo desiderino. L’anno Santo diventa così un’opportunità non solo per approfondire la fede, ma soprattutto per vivere con un impegno rinnovato la testimonianza cristiana. Con il Giubileo della Misericordia, ad esempio, Papa Francesco pone al centro dell’attenzione il Dio misericordioso che invita tutti a seguirlo, seguire il Suo alto esempio. L’incontro con Lui ispira la virtù della misericordia.

Gli Anni Santi ordinari celebrati fino ad oggi sono 26, l’ultimo nel 2000. Sono, quindi, passati poco meno di 16 anni da quando Giovanni Paolo II, già visibilmente sofferente, aprì la Porta santa del grande giubileo del 2000 la notte tra il 24 e il 25 dicembre 1999.

Gli Anni Santi Straordinari ebbero inizio nel secolo XVI, stabilendo che potessero essere indetti in occasioni di particolare importanza.
Gli Anni Santi del secolo scorso sono stati celebrati
• nel 1933, Papa Pio XI per il 19° centenario della Redenzione concesse il 24°Giubileo,
• nel 1983, indetto da Papa Giovanni Paolo II per i 1950 anni della Redenzione. (Come ben sappiamo, noi contiamo gli anni dalla nascita di Gesù, morto e risorto a 33 anni per redimere i nostri peccati).
Nel nuovo Millennio
Papa Benedetto XVI ha proclamato l’ Anno Paolino, uno speciale anno giubilare (28 giugno 2008 – 29 giugno 2009), dedicato all’apostolo Paolo di Tarso, in occasione dei duemila anni dalla nascita del santo (collocata dagli storici tra il 7 e il 10 d.C.).
• Il 13 marzo di quest’anno, Papa Francesco ha indetto un Giubileo straordinario a 50 anni dalla fine del Concilio Vaticano II, con inizio l’8 dicembre 2015 e fine il 20 novembre 2016.




Il rito d’inizio del Giubileo è l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro. Si tratta di una porta che viene appunto aperta solo durante l’Anno Santo, mentre negli altri anni resta murata. Con la sua apertura si esprime simbolicamente il concetto che, durante il Giubileo, ai fedeli viene offerta la possibilità di un percorso straordinario verso la salvezza.
Hanno una Porta Santa le quattro basiliche maggiori di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore.
La Porta Santa di San Pietro è stata aperta dal Papa martedì 8 Dicembre, quelle delle altre tre basiliche di Roma il 13 Dicembre. Papa Francesco ha aperto quella di San Giovanni, perché, in quanto Cattedrale della Diocesi di Roma, è retta dal Papa (in questo momento, quindi da Papa Francesco). “Tra poco avrò la gioia di aprire la porta Santa della Misericordia, gesto tanto emotivo quanto fortemente simbolico. La festa dell’immacolata concezione esprime la grandezza di Dio . La storia del peccato è comprensibile solo alla luce dell’amore che perdona. Entrare nella porta Santa significa scoprire la profondità della Misericordia di Dio che tutti accoglie. Oggi qui a Roma vogliamo ricordar anche la porta del Concilio, incontro segnato dalla forza dello spirito che spinse la chiesa a uscire dalle secche . Attraversare la porta Santa ci impegni a fare nostra la misericordia del buon samaritano. Queste le frasi più significative pronunciate durante l’omelia della Messa, che ha preceduto appunto l’apertura della porta Santa in San Pietro alla presenza del Papa emerito, Benedetto XVI, eveto unico nella storia della Chiesa. Rilevante, in particolare, il riferimento al Concilio Vaticano II, che si chiuse proprio il 7 dicembre 1965 e al quale, però, Papa Francesco non prese parte.

Come è ormai noto, questo Papa compie gesti rivoluzionari e anomali e uno di questi ha riguardato proprio il Giubileo. Bergoglio ha, infatti, deciso che la prima porta Santa ad esser aperta non sarebbe stata quella del Vaticano, bensì una della città di Bangui nella Repubblica CentroAfricana, dove si trovava in viaggio. “Bangui diventa la capitale spirituale del mondo». Queste le parole pronunciate dal Papa il 29 Novembre prima di aprire la porta santa, la prima del Giubileo della Misericordia della chiesa universale. Parole dette a braccio di fronte ad una folla stipata davanti alla cattedrale della capitale dello stato africano. Una chiesa povera edificata alla fine degli anni Trenta.
«In questa terra di sofferenze ci sono tutti i paesi del mondo» l’importante espressione usata da Bergoglio, «Bangui è la capitale della preghiera della misericordia. Tutti noi chiediamo pace e riconciliazione» ha ribadito il Papa, riferendosi alla tragica situazione del Centrafrica, paese afflitto da una estenuante guerra civile. Il Papa ha implorato una vera pacificazione e il termine degli scontri. «Per Bangui e per tutta la Repubblica Centrafricana, per tutto il mondo che soffre per le guerre, chiediamo la pace» e ha chiesto ai fedeli presenti di ripetere questa invocazione, in lingua locale.
Poco dopo, è seguita l’apertura della porta,in semplice legno, con la formula codificata da secoli «Aprite le porte della giustizia…».

giubileo bangui

Per la prima volta nella storia del Giubileo, inoltre, sarà possibile individuare Porte della Misericordia in tutto il mondo: il rito del Giubileo diventa così globale. Le diocesi di tutto il mondo, su indicazione del Pontefice, hanno aperto le proprie Porte Sante, un gesto in linea con lo stile Bergoglio, che vuole una Chiesa capace di raggiungere tutti, in ogni angolo del pianeta.
A Milano oltre duemila le persone in Piazza Duomo per assistere al rito domenica 13 Dicembre. Il portale prescelto è quello dedicato alla libertà religiosa, il primo a sinistra nella facciata.

scola giubileo

Nella mia Cremona, la Porta Santa della Misericordia si trova sul lato Ovest della Cattedrale, in Piazza Sant’Antonio Maria Zaccaria. La cerimonia di apertura ha visto una folla raccolta in preghiera davanti all’ingresso, dove è giunta la processione guidata dal Vescovo, monsignor Dante Lafranconi, partita dalla chiesa di Santa Maria Maddalena in via XI Febbraio.

giubileo cr

Altre Porte Sante della diocesi cremonese si trovano al Santuario della Misericordia a Castelleone, al Santuario della Madonna della Fontana a Casalmaggiore e al Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio, località in provincia di Bergamo, ma sotto la diocesi di Cremona.

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