Le favole si realizzano

E’ il 2 Giugno. Porca paletta, è il 2 Giugno!!!

Ben ritrovati e ben ritrovate, la ragazza sul treno è tornata…Buona Festa della Repubblica!

A mia discolpa posso dire che ho peccato di procrastinazione come mai nella mia vita quest’ultimo mese: mi dicevo continuamente “scriverò, scriverò…”. Questo il 7, il 14, il 21 e il 28 Maggio, fin quando non ho visto la data di oggi e allora mi son detta che FORSE sarebbe stato il caso di impegnarsi seriamente…ed eccomi qui! Vi dico solo che, per motivarmi, sto scrivendo con la colonna sonora del film “Cinderella” (versione live-action del 2015 con musiche di Patrick Doyle) sparata a palla nelle orecchie e continuo a ripetermi che il nostro povero Forna non merita di strapparsi tutti i capelli perché la sua unica contributor è sostanzialmente sparita!

A proposito, vi ho mai detto perché mi faccio chiamare “la ragazza sul treno”? Tra l’altro lo sapete che potete trovarmi sia su Facebook, che Instagram e Twitter tramite proprio l’hashtag #laragazzasultreno? Molto semplice! Sono sempre seduta su un treno, almeno una volta a settimana, per ore, per andare ovunque. Devo raggiungere il centro città? Treno! Devo salire a Trento dove studio? Treno! Milano, Venezia, Monaco? Treno! E no, non ho una repulsione per l’automobile, semplicemente trovo molto più pratico il mezzo su rotaie. Ho imparato a dormire senza sembrare un suricata, a leggere senza distrarmi, a scrivere e studiare senza contorsionismi e a non dare palesemente di matto quando ci sono ritardi, quindi direi proprio che il nome mi calza a pennello…e chi mi conosce conferma!

Secondo motivo: sono sempre, perennemente, instancabilmente di corsa! Ed è per questo che mi tocca fare ben due errata corrige: infatti, essendo sempre di corsa, anche quando scrivo purtroppo, non mi sono accorta di due errori atroci che ho commesso in entrambi i miei articoli che avete letto finora. Chiedo venia, perciò, per un congiuntivo mancato (che non ricordo nemmeno quale sia) nel primo articolo e per aver scritto “definately”, invece che “definitely” nel secondo…so che ve ne siete accorti, non fate finta di niente! Perdonatemi, capita anche ai migliori.

Ordunque, sperando di non cadere in altri simili Orrori…quello di cui voglio scrivere quest’oggi, tanto per iniziare con il sorriso il mese del tanto atteso Solstizio d’Estate, è un pensiero ispirato all’ultimo libro che ho avuto il piacere di scoprire: La principessa che credeva nelle favole di Marcia Grad Powers, di cui non farò la recensione, perché non voglio rovinarvi le sorprese che riserva questa splendida favola moderna.

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Quello che ho intenzione di approfondire nelle prossime righe è, come potete capire dal titolo, il concetto di favola; consiglio vivamente questo libro a tutte le “principesse” (di cui c’è un gran bisogno al mondo, nobili e non!) che dopo aver trovato il loro “principe azzurro” scoprono che non tutto è azzurro come il cielo terso.

Principesse, quanto è bello sognare? E quanto è triste quando la vita non ci dona quello che ardentemente desideriamo? Ma per fortuna!

Mi spiego: la vita non ci dona quello che vogliamo, perché ci dà ciò di cui abbiamo bisogno, quello che è giusto per noi in quel determinato momento della vita, ma soprattutto ci dà la possibilità di fare delle scelte e creare, dare forma e realizzare i nostri sogni…non semplicemente aspettare che essi accadano!

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Spesso, purtroppo, le principesse, credendo che la loro favola si sia ormai avverata, rimangono intrappolate dentro una splendente gabbia dorata, che però è sempre una gabbia. Spesso si accettano tanti di quei compromessi da perdere di vista la felicità e dimenticarsi che amare l’altro significa amarlo come si ama se stesse e rispetto significa non accettare niente di meno di quello che si è disposte a offrire.

Principesse, saper sognare è un dono, e anche credere nelle favole lo è: l’importante è saper accettare che le favole non si avverano, ma si realizzano, mettendo sul campo il nostro coraggio, la nostra gentilezza, la dolcezza, la determinazione e il nostro amore.

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Vedete l’immagine di copertina? E’ il mio braccialetto e il mio “buon proposito” d’ora in avanti: tifiamo per noi stesse, perché solo noi possiamo cambiare il nostro mondo, noi siamo le uniche a poterci salvare e scoprire che oltre le nuvole splende sempre il sole in un cielo sereno.

E vi prometto che anche la vostra sarà una favola: una favola diversa da quella che avete sempre immaginato.

Dopotutto le principesse hanno molti nomi: si chiamano Cenerentola, Belle, Biancaneve, Pocahontas, Raperonzolo…

“Maybe It’s just one wish away, your ever ever after.” (Carrie Underwood, Ever ever after)

(Forse manca solo un unico desiderio al tuo ‘e vissero per sempre felici e contenti’)

Giulia, la vostra “principessa” sul treno