Romeo e Giuletta padovaoggi.it

Romeo e Giulietta, ama e cambia il mondo

Ben ritrovati, miei affezionati lettori,

vi sono mancata?

Perdonatemi se sono stata assente tanto a lungo, ma avevo deciso di prendermi un anno sabbatico per potermi occupare di alcune priorità che, ahimè, richiedevano la mia più completa attenzione.

Ma, sono tornata, finalmente, con la mia rubrica “Le cose che piacciono a me- Musical edition”, perché oggi, vi racconterò di uno spettacolo a cui ho potuto assistere qualche settimana fa nella mia bella Padova e che, proprio in questo periodo, sta facendo il giro del nostro Paese con una nuova, fantastica versione: il musical, “Romeo e Giulietta, ama e cambia il mondo”, prodotto da David e Clemente Zard.

Tranquilli, nessuno spoiler stavolta!

Non mi dilungherò parlandovi della tragedia shakespeariana, ambientata a Verona, più famosa di sempre (chi non conosce, a grandi linee, la storia d’amore di Romeo e Giulietta e il suo struggente finale?), sappiate solo che tutto lo spettacolo, che dura circa 3 ore, è fedele in tutto e per tutto agli scritti di Shakespeare: costumi, ambientazioni, trucco e parrucco rispecchiano appieno il clima del sedicesimo secolo.

E se volete una certezza, che riesca a farvi spendere quei 5 euro in più per accaparrarvi l’ultimo posto della serata, cosa che, peraltro, è successa proprio a me, eccola: Giuliano Peparini, ex direttore artistico di “Amici” e regista dell’intero musical. Conoscendo il lavoro magistrale che ha compiuto nelle ultime edizioni del programma, non potevo che aspettarmi scenografie magnifiche, curate nei minimi dettagli, coreografie spettacolari e un’equa divisione delle parti recitate da quelle cantate, di modo che non ci fossero tempi “morti”, né intervalli troppo lunghi tra un cambio di scena e l’altro. Missione riuscita, sono rimasta soddisfatta, quasi piacevolmente sorpresa, dalla complessiva realizzazione.

(E detto da me, è un gran complimento: amo i musical, ma non sono una fan della storia in sé, quindi potete immaginare la mia felicità quando, dopo 3 ore, mi sono resa conto di non essermi annoiata un solo instante.)

 

(L’iconica scena del balcone!)

Le coreografie sono curate da Veronica Peparini, sorella del sopracitato Giuliano e attuale insegnante nella scuola di “Amici”, che in questa nuova versione ha modificato e riadattato l’80% dell’intero spettacolo, aggiungendo acrobazie, virtuosismi e difficoltà a tutte le coreografie.

La versione italiana del musical di Gerard Presgurvic è di Vincenzo Incenzo: indimenticabile e magistrale la scena, tutta al maschile, di “Siamo i re del mondo”.

Leitmotiv dello spettacolo sono i due colori predominanti, usati per contraddistinguere i membri di entrambe le famiglie (blu per i Montecchi e rosso per i Capuleti) e che accompagnano lo spettatore, e gli interpreti stessi, per tutta la messa in scena.

“Siamo i re del mondo”

Gli interpreti? Tutti incredibilmente talentuosi: spicca la bella Giulietta, alias Giulia Luzi, perché, da chi ha guardato “I Cesaroni” e ” Un medico in famiglia”, è un’attrice più che apprezzata.

Però, io ho il mio preferito: Mercuzio, personaggio irriverente, sagace e di dubbie moralità e sessualità, interpretato da Luca Giacomelli Ferrarini.

(Giulia Luzi, nei panni di Giulietta)

(Luca Giacomelli Ferrarini, nei panni di Mercuzio)

“Romeo e Giulietta, ama e cambia il mondo”, che vanta già novecentomila spettatori e più di 350 rappresentazioni, dal suo debutto nel 2013, ha vinto 4 Oscar del Musical 2015: Miglior Spettacolo Big, Miglior Coreografia, Migliori Costumi e il Premio Web. Inoltre, sostiene i progetti 2018 de “La Fabbrica del Sorriso”, in quanto parte del ricavato dei biglietti verrà devoluto alla raccolta fondi di Mediafriends.

Un’eccellenza italiana da dover gustare almeno una volta nella vita.

Nessuna pecca? Qualche assolo in meno e una pausa leggermente più lunga tra i due tempi, avrebbero, senz’ombra di dubbio, agevolato le 3 ore passate sedute in platea (anche per me, che passo in teatro la maggior parte della mia vita, sono un po’ tantine!), ma la perfezione non è di questo mondo, giusto?

Consigliato? Assolutamente.

Per chi, come me, ama i musical, perché si hanno i brividi per tutta la durata dello spettacolo e, alla fine, si vorrebbe rimanere lì altre 3 ore per vederlo di nuovo.

E anche per chi, come me, non ama particolarmente “Romeo e Giulietta”, perché, nonostante l’anacronismo diseducativo imperante di tutta questa tragica storia d’amore, si percepisce, seppur lievemente, il motivo per cui l’amore, attraverso i secoli, non passa mai di moda, smuove le coscienze e sconfigge l’odio, causa di rivalità tra popoli, persone e due famiglie, cambiando il mondo.

Yours truly,

laragazzasultreno